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Amanita rubescens

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Descrizione delle specie - Amanita solitaria Descrizione delle specie - Amanita spissa
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Amanita rubescens Fr. — Tav. IX.

Ital. Tignosa vinata. Franc. Oronge vineuse. Ted. Perlenschwamm.

Ha cappello da convesso piano-depresso, di colore grigio-rossastro, giallo incarnato o vinato sporco, con macchie più sature, tutto coperto da verruche della medesima tinta; lamelle bianche, spesse, attenuate verso il gambo e decorrenti sullo stesso sotto forma di filetti o strie; gambo solido, raramente vuoto in età, bianco, poi prendente una leggiera tinta vinata, che termina alla base in un bulbo ovato con solchi circolari e screpolature longitudinali; anello apicale, ampio, bianco con bordo fioccoso, rosseggiante, esternamente striato; carne bianca nel fungo giovane, rosso-vinata al taglio e nel fungo adulto, di odore appena sensibile e di sapore dolcigno; basidii clavati, 30-40 ︾ 8-10 μ.; spore ovato-sferiche, bianche, 8-9 ︾ 6-7 μ.

Nasce specialmente nei boschi a foglia di collina, più raro nelle selve di conifere, in tutto il Trentino.

È mangereccio, di buon gusto e si prepara come l’Amanita [p. 40 modifica]solitaria. Si può facilmente confondere coll’Amanita aspera (Tav. XI), la quale è velenosa, e perciò si deve bene attendere quando si raccoglie. L’Amanita aspera non ha mai tinta rossastra e la carne della medesima è sempre bianca. Spiegazione delle figure: a Fungo nel primo sviluppo quasi intieramente involto nella volva. b Fungo sviluppato. c Sezione verticale. d Basidii. e Spore.