Guida della montagna pistoiese/Prunetta
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Prunetta. Fra questo piccol paese e Calamecca fu una Mansione dei Templari fino dal 1182, e uno Spedale detto della Croce Brandegliana.
Da Prunetta ha origine il piccolo Reno, ma pure nella Romana istoria famoso per uno de’ più grandi avvenimenti che vi si compivano. Torrente tenuissimo per le vallate appenniniche da Pracchia fin presso Porretta; gli è qui che influendovi le due Limentre e il Vergato e altre acque, allarga grado grado il suo letto, finchè presso Bologna sembra quel d’un gran fiume. Poco lungi da questa città il detto fiume ebbe un tempo nel suo mezzo un’isoletta, laddove Ottavio, Antonio e Lepido, tremendo ultimo triumvirato, si convocarono a dividersi fra loro l’impero del mondo; patto suggellato da quelle tavole di proscrizione di trecento senatori e duemila cavalieri, e di diciassette illustri cittadini romani, che di qui ordinarono immantinente si trucidassero! Fra questi, il primo designato alla morte volle Antonio che fosse Cicerone, il grande oratore, il suo stesso benefattore! Da gran tempo quell’isola più non esiste. (Vedi Muller, Storia universale).
Per tutta questa strada si offrono al viaggiatore belle vedute; sia nella Valle della Liesina sotto Piteglio, ricca di magnifiche selve, sia nella più lontana Valle della Lima.
Da Prunetta si può tornare a San Marcello per tre vie: 1ª per la strada Pesciatina già percorsa; 2ª scendendo per una via poco comoda e facendo capo alle Piastre: v’è poi la via carrozzabile che da Prunetta scende alle Piastre sulla via Nazionale, e si può fare a piedi in un’ora; 3ª salendo a piedi o a cavallo il monte delle Lari dal lato di mezzodì, per discendere poi dal lato di tramontana, e sulle tracce dell’antica via mulattiera venendo direttamente a San Marcello.