Gloria, che sei mai tu? per te l'audace
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giulio Bussi
IX
Gloria, che sei mai tu? per te l’audace
Espone a i dubbi rischi il petto forte;
Su i fogli accorcia altri l’età fugace,
E per te bella appar l’istessa morte.
5Gloria, che sei mai tu? con egual sorte
Chi ti brama, e chi t’ha perde la pace;
L’acquistarti è gran pena, e all’alme accorte
Il timor di smarrirti è più mordace.
Gloria, che sei mai tu? sei dolce frode
10Figlia di lungo affanno, un’aura vana,
Che fra i sudor si cerca, e non si gode.
Tra i vivi, cote sei d’invidia insana:
Tra i morti, dolce suono a chi non l’ode:
Gloria flagel della superbia umana!