Gli atti vostri li sguardi e 'l bel diporto
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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)
Gli atti vostri li sguardi e ’l bel diporto
E ’l fin piacere e la nuova beltate
Fanno sentir al cor dolce conforto,
Allor che per la mente mi passate.
5Ma riman tal ch’è via peggio che morto
Poi, quando disdegnosa ve n’andate;
E, s’io son ben della cagione accorto,
Gli è sol per lo desìo che ’n lui trovate.
Lo qual già non si può senza la vita
10Da me partir; ben lo sapete omai:
Però forse v’aggrada mia finita:
Et io ne vo’ morire, anzi che mai
Faccia del cuor, quant’ei vive, partita;
In tal guisa da voi pria l’acquistai.