<dc:title> Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giovanni Francesco Gemelli Careri</dc:creator><dc:date>1700</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Giro_del_mondo_del_dottor_d._Gio._Francesco_Gemelli_Careri_-_Vol._V/Dedica&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20240716223905</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Giro_del_mondo_del_dottor_d._Gio._Francesco_Gemelli_Careri_-_Vol._V/Dedica&oldid=-20240716223905
Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V - Dedica Giovanni Francesco Gemelli CareriGiro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu
Principe di Cariati, Duca di Castrovillare, e Seminara, Conte di Santa Cristina, Signore della Città d’Oppido, di Frascineto, Porcile, Scido, Lubrichi, Pedavoli, Paracorio, Santa Giorgia, Terra Vecchia, Sant’Anna, Mescignadi, Varapodi, Tresilico, della Motta di Plati; Grande di Spagna, etc.
ECCELLENTISS. SIGNORE.
A che ebbi la fortuna d’inchinar V. E. nella Corte di Spagna, pensai di porre sorto la sua protezione il ragguaglio dell’Isole Filippine, che servirono di[p. ivmodifica]lungo pabolo alla mia curiosità, così per la vaghezza, che danno a chi le osserva quasi tanti notatori in quel vasto Oceano, come per il grande lor numero, e per la lor varia figura, e per la moltitudine delle arti introdottevi da’ Cinesi. Ora poi soddisfo unitamente ed al mio pensiero, ed all’obbligo in più guise addossatomi dalla benignità di V. E. offerendole il mentovato ragguaglio con quella divozione, che deesi alla sua grandezza confermata con Real testimonianza nel 1698. che dichiarolla dovuta alla sua Casa come descendente dal valorosissimo Giambattista Spinelli Duca di Castrovillare, senza prescrizione di tempo sin da quello dell’invittissimo[p. vmodifica]Imperador Carlo V. E perche vano sarebbe far parola del resto delle glorie della sua nobilissima famiglia, di cui son piene le storie, e penne assai erudite ne han pubblicati gli Encomj: ristringomi nella sola considerazione di V. E. che coll’amore verso le scienze, e buone lettere, ha saputo dalle sue domestiche spine far germogliare il fiore più odoroso della sapienza, con intrecciare alla sua spada l’ulivo di Pallade. Ella dunque sarà il mio difensore, che colla sua autorità spaventerà li maldicenti, li confonderà colla pienezza del conoscimento, e li trafiggerà coll’acutezza delle sue spine. Di tanto mi assicura la umanità di V.[p. vimodifica]E. alla quale confermando la mia rispettosa obbedienza, reverentissimamente bacio le mani.
Napoli a dì 13. di Febbrajo 1700.
D. V. E.
Divotissimo, et obbligatissimo servidore Gio: Francesco Gemelli Careri.