Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri/Libro III/I
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CAPITOLO PRIMO.
Cronologia, e successione della Monarchia
Ottomana.
Il primo che pose la base fondamentale di sì gran Monarchia, si fù Osman detto Ottomano; uomo valoroso ed audace. Tartaro di nazione, e soldato del Gran Kam. Costui sdegnato co’ suoi, per l’offese ricevutene, si pose nella Cappadocia a far vita da fuoruscito, con sessanta compagni, infestando tutte le convicine contrade. Quindi altri ancora allettati dalla speranza della preda, o dalla disperazione di potere ripatriare a cagion de’ falli commessi, se gli aggiunsero; di maniera tale che tratto tratto divenuto più forte, e formidabile, ed espugnate varie Città, ridusse sotto il suo giogo le Provincie di Cappadocia, Ponto, Bitinia, Pamfilia, e Cilicia. Vogliono, che ciò accadesse nell’anno 1300. Regnò Osmano 18. anni.
Gli succedette il figliuolo Orcane, il quale, colle medesime arti, non solamente conservò il paterno Principato, ma tolta l’opportunità delle interne discordie degl’Imperadori di Costantinopoli, vi aggiunse la Misia, Licaonia, Frigia, Caria, e Nicea: regnò 36. anni.
Amuratte eccellente maestro nell’arte di fingere, cioè di regnare, succedette ad Orcane suo Padre. Egli acquistò nel 1363. Gallipoli nella Tracia; indi Adrianopoli, la Misia, Servia, e Bulgaria; ma in fine superato, ed ucciso da Lazzaro Despota della Servia, finì l’indegna vita dopo 31. anni d’Imperio; lasciando due figliuoli Solimano, e Bajazette.
Bajazette ucciso il fratello, soggiogò tutta la Tracia, Tessaglia, Macedonia, Focide, Attica, e Bosna. Tenne poi ad assedio otto anni Costantinopoli; ma trovando dura resistenza, lo tolse per dar battaglia a’ Principi Cristiani, che disfece, e vinse. Ritornato poscia all’attacco, e ridotti dopo tre anni gli assediati quasi al punto di rendersi, fugli frastornata l’impresa da Tamerlan Gran Kam de’ Tartari. Imperocchè costui uscito del suo Reame, e col ferro e col fuoco desolando l’Asia; Bajazette a gran ragione temendo la piena di tante armi, stimò più profittevole per la salute del suo Imperio, lasciato l’assedio, uscirgli all’incontro su i confini della Galatia, e Bitinia. Quivi datasi la battaglia, fu vinto il miserabile Bajazette (nell’anno 1397.) colla perdita di ducento mila de’ suoi, e porto ìgnominiosamente incatenato dentro una gabbia; nella quale egli perduta ogni speranza di libertà, tanto urtò colla testa, finché s’uccise. Regnò 12. anni e 6. mesi, lasciando Calapino, Maometto, e Mustafà figliuoli.
Calapin, o Alpin (morto, e ucciso Orcane dal Zio Mosè) fu parimente privato di vita dal suo fratello Mahomet I. il quale giunto al Trono acquistò la Vallachia, e Macedonia; ponendo la sua Reggia in Adrianopoli: mori nel 1422. dopo aver imperato 17. anni.
Montò poscia sui Trono Amurat II. Egli per opra de’ Genovesi passato in Tracia, vinse il suo Zio Mustafà; e rotta poscia la pace da Uladislao Re di Polonia, e d’Ungheria, a persuasione di Papa Eugenio Quarto Atl. Asiæ script. vol. 10. pag. 4.; pagato cento mila scudi il passo di Gallipoli a’ Genovesi, passò di nuovo all’improviso in Europa, con tutto il suo esercito. Combattè tre giorni continui, ed alla per fine colla morte di Uladislao rimase dal canto suo la vittoria; rimproverando sempre i Cristiani di mancatori di fede. Amurat dopo aver regnato 30. anni, finì la vita in Bruggia sede dell’Imperio.
Mahomet II. fu suo successore. Stabilitosi egli tirannicamente sul Trono colla morte del fratello, espugnò Costantinopoli circa l’anno 1453 . a 30. Maggio. Quindi acquistò la Bulgaria, Dalmazia, Croazia, Trabisonda, e Teodosia, Città che su de’ Genovesi, oggi detta Caffa. Morì nel 1481. dopo aver regnato 31. anni, e vissuto 58. Lasciò due suoi figliuoli Bajazette, e Zizismo.
Bajazette II. scacciato suo fratello, conquistò molto paese, in 32. anni d’Imperio.
Selim I. suo figliuolo occupò buona parte dell’Egitto; e ritornato a Costantinopoli morì, nel 1520. dopo otto anni d’Imperio; e 46. di vita. Succede a Selim Solimano, ch’acquistò Belgrado, Rodi, Strigonia, e Buda: morì nel 47. anno del suo Imperio.
Regnò appresso Selim II. il quale tolse a’ Veneziani Cipro. Contro di lui però ottennero i Cristiani memorabile vittoria navale. Succedette quindi Amurat III. ed a costui Mahomet III. che montò all’Imperio, macchiandosi le mani nel sangue di più fratelli.
Vi giunse poi Achmet; ed appresso a lui il fratello Mustafà; dopo de’ quali venuto sul Trono Osman, per la poca fortuna ch’ebbe nella guerra co’ Polacchi, e per aver voluto riformare l’insolenza de’ Giannizzeri, per ordine del Muphtì fu da essi strangolato Il mercurio lib. I ch. 173..
Ritornò di nuovo Mustafà dalle carceri al soglio; ma la sorte sempre incostante, dopo un’anno, lo rimise di nuovo in prigione; privandolo i sudditi della Corona per la sua inabiltà.
Achmet II. fratello d’Osman succedette in luogo di costui, in età di 14. anni; dopo del quale regnò Amurat IV. che morì in Costantinopoli nel 1640. in età di 33. anni.
Ibraim I. di tal nome succedè al sratello Amurat; e nel 1645. mosse guerra a’ Veneziani, e Cavalieri di Malta. Attaccando l’Isola di Candia, sperimentarono le sue armi varie vicende di fortuna. Fu ucciso in fine da’ suoi sediziosi sudditi nel 1648. che poco prima aveano recato a morte il G. Visir.
Mahomet IV. ereditò l’Imperio in età di 16. anni. Egli continuò in sì tenera età la guerra co’ Veneziani senza mai voler dar’ orecchio a trattati d’accordo, sin’attanto che non fu impadronito (nel 1672.) di Candia Metropoli dell’Isola; dopo di che conchiuse la pace, restando a’ Veneziani alcune Piazze nell’istessa Isola.
Fastidito della lunga pace coll’Imperio, a persuasione del suo primo Ministro, mosse un’improvisa guerra all’Imperadore, assediando nel 1683. Vienna con formidabile esercito di 300. m. combattenti, e riducendola dopo alcune settimane di sanguinosi attacchi, in istato di non potersi più difendere; se prontamente non fusse stata soccorsa dalle poderose armi Polacche, e Tedesche, che la liberarono, e disfecero l’esercito Ottomano. Ciò fu cagione della rovina de’ Turchi, che perderono con Buda l’Ungheria tutta nelle seguenti Campagne. attribuendo intanto la soldatesca, e’l G. Muphtì tai perdite all’infelice Mahomet IV. lo deposero, ed imprigionarono, insieme co’ due figli Mustafà, ed Hamet; il primo d’anni 24. il secondo d’undici. Regnò Mahomet 39. anni.
Esaltarono poscia al Trono nel 1687. Hamet II. dopo 40.anni di carcere; ma costui inesperto nel mestiere dell’armi, non ha fatto cangiar punto di faccia a gli affari della Monarchia: di maniera tale, che temendo l’istesso infelice fine di suo fratello, si tien forte in Adrianopoli; senza voler far residenza in Costantinopoli, dove i Giannizzeri sarebbon valevoli a deporlo.