<dc:title> Giro del mondo </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giovanni Francesco Gemelli Careri</dc:creator><dc:date>1699</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Giro_del_mondo_del_dottor_d._Gio._Francesco_Gemelli_Careri/Avviso&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20190326163551</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Giro_del_mondo_del_dottor_d._Gio._Francesco_Gemelli_Careri/Avviso&oldid=-20190326163551
Giro del mondo - Avviso Giovanni Francesco Gemelli CareriGiro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu
L fine d’indugiarti alquanto prima di leggere la presente opera, non è altramente quello di lodar l’Autore, che molto agevol cosa mi sarebbe; imperocchè potrei adempirlo in poche parole, con adattare a lui l’elogio, che nel principio dell’Odissea fece Omero a Ulisse,
Πολλῶν δ' ἀνθρώπων ἴδεν ἄστεα, καὶ νόον ἔγνω
Avvegnacchè al mio credere altri non sia stato giammai, che intraprendesse un sì lungo, e capriccioso viaggio: avendo egli in altre Isole, che delle Sirene, e di Ogigia approdato; ed altri popoli veduti che Lotofagi, e Lestrigoni; ed essendosi in altri scogli abbattuto che di Scilla, e Caribdi. Ma l’unico mio scopo è di avvertirti, che il nostro Scrittore non dirà cosa, che non abbia co’ proprj occhi ragguardata, ed in ciò, che di veduta non può render testimonio, servirassi dell’autorità di quei, che lo han veduto. Leggendolo poi, rare notizie ritrarrai degl’Imperj, e Reami men conosciuti, e colla lor grandezza intenderai i dogmi, e le cerimonie di molte sette, le leggi del governo così in pace, come in guerra, le rendite, i tributi, li costumi, gli abiti, le monete, le fabbriche più magnifiche, e tutto ciò, che la terra, il mare, e l’aria produce di curioso: con tramschiarvi qualche loro Iconismo, per renderne più paga la mente, e la vista. Sa egli bene, che[p. xiimodifica]alcuninon usciti ancora dal propio nido, sol per avere osservate poche carte geografiche, o letta qualche relazione, stimano di avere acquistato un perfetto conoscimento de’ paesi stranieri; per lo che di leggieri addiviene, che gli altrui rapporti, che non conformansi allo studio, che ne han fatto, chiamansi da costoro
Sogni d’infermi, e fole di romanzi:
come se il tratto d’immaginarie linee possa in pochi fogli esprimere al vivo e gl’intrighi de’ viaggi, e la stravaganza de’ Climi, e le maraviglie della Natura, e dell’arte, che tratto tratto nuovi arcani ci discuopre; o pure come se unicamente da’ libri, che han veduti, le vere cognizioni raccolgansi, ed ogni altro avviso non sia, che mero ritrovamento di chi scrive. Sì che fa mestiere aver l’animo sgombro di ogni passione, e non ammettervi alcuno anticipato pregiudicio, che eglino avessero con astiosi discorsi tentato d’insinuarti. Questo è quanto desiderasi da chi per istruirti delle contezze da noi affatto lontane, in cinque anni, e mezzo di peregrinaggio, si è posto più fiate al rischio di rimaner preda de’ pesci, di fiere, o di uomini più che selvaggi. Egli finalmente, essendo per natura ed in fatti, ed in parole comunicabile ha voluto scrivere con semplicità di stile come amica del vero, che abborrisce ogni figura ombreggiata dall’arte; ne pretende acquistarsi nome di buono, ed ornato parlatore, ma di Relator veridico, ed accorto. Gradisci adunque l’avvertimento, sospendi il giudicio sino al fine dell’opera, e rimanti con Dio.
L Dottor D. Gio. Francesco Gemelli Careri rappresenta a V. Em. come dopo una terribile peregrinazione di cinque anni, e mesi, ha dato il giro al Mondo; penetrando nelle Corti delli maggiori Monarchi dell’istesso, notando i costumi, governo, religioni, abiti, armi, e rendite delle medeme, con li clima, frutti, distanze, e latitudini delle Città viste; e perche desidera dare le sue fatiche alla luce, sotto il titolo di Giro del Mondo del Gemelli, supplica V. Em. concederli licenza per poterle dare alle stampe, che lo riceverà a grazia di
V. Em. ut Deus.
Dominus Canonicus D. Marinus Carmignanus videat, et in scriptis referat, die 5. Ianuarii 1699.
IO: A. SILIQUINUS VIC. GEN.
D. Ianuarius de Auria Can. Deput-
EMIN. E REVERENDISS. SIG.
J
Ussu Eminentiæ Tuæ opus perlegi, cui titulus est, Giro del Mondo di D. Gio: Francesco Gemelli, nec quidquam in eo inveni bonis moribus, Catholicæque Religioni adversum; at plurima eruditus Lector comperiet, quibus delectari valeat: idcircò typis mandari posse existimo, si ita Eminentiæ Tuæ videbitur. Die 14. Augusti 1699.
L Dottor D. Gio: Francesco Gemelli Careri dice a V. E. come dopo una lunga peregrinazione di cinque anni, e mesi ha dato il giro del Mondo, penetrando nelle Corti delli maggiori Monarchi dell’istesso; notando delle medeme i costumi, governo, religioni, abiti, armi, e rendite delle medesime, con li clima, frutti, distanze, e latitudini delle Città viste; e perche desidera porre le sue fatiche alla luce sotto il titolo di Giro del Mondo del Gemelli, supplica V. E. concederli licenza per potersi dar alle stampe, che lo riceverà a gratia ut Deus.
Regius Consiliarius D. Amatus Danio videat, et in scriptis referat.
GASCON R. ANDREAS R. ANDREASSI R. GUERRERO R. MERCADO R.
Provisum per S. E. Neap. 9. Ianuarii 1699.
Mastellonus.
ECCELLENTISS. SIGNORE.
H
O, secondo l’ordine da V. E. datomi, letto il libro intitolato Giro del Mondo di D. Gio: Francesco Gemelli; e sicome non contiene niente, che detraha alla giurisdizione Regia, così può sodisfare il gusto de’ curiosi, e renderli insieme utile, e diletto per le molte, e varie notizie che vi sono; perciò lo stimo degno della stampa, se V. E. si degnerà ordinarlo.