Giobbe (Diodati 1821)/capitolo 1
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2 E gli erano nati sette figliuoli, e tre figliuole.
3 E il suo bestiame era di settemila pecore, e di tremila cammelli, e di cinquecento paia di buoi, e di cinquecento asine, con una molto gran famiglia. E quell’uomo era il più grande di tutti gli Orientali.
4 Or i suoi figliuoli andavano, e facevano conviti in casa di ciascun di loro, al suo giorno; e mandavano a chiamare le lor tre sorelle, per mangiare, e per bere con loro.
5 E quando aveano compiuta la volta de’ giorni del convito, Giobbe mandava a santificarli; poi si levava la mattina, e offeriva olocausti,3 secondo il numero di essi tutti; perciocchè Giobbe diceva: I miei figliuoli avranno forse peccato, ed avranno parlato male di Dio nei cuori loro. Così faceva sempre Giobbe.
6 Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi dinanzi al Signore;4 e Satana venne anch’egli per mezzo loro.
7 E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa.5
8 E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non vi è uomo intiero e diritto,
diritto, e che tema Iddio, e si ritragga dal male, come esso?
9 E Satana rispose al Signore, e disse: Giobbe teme egli Iddio indarno?
10 Non hai tu intorniato, come di un riparo, lui, e la casa sua, ed ogni cosa sua?6 Tu hai benedetta l’opera delle sue mani,7 e il suo bestiame è sommamente moltiplicato nella terra.
11 Ma stendi pur ora la tua mano, e tocca tutte le cose sue, e vedrai se non ti maledice in faccia.
12 E il Signore disse a Satana: Ecco, tutto quello ch’egli ha è in mano tua; sol non metter la mano sopra lui. E Satana si partì dal cospetto del Signore.
13 Ed avvenne un dì, mentre i figliuoli e le figliuole di Giobbe mangiavano, e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore,
14 Che un messo venne a Giobbe, e gli disse: I buoi aravano, e le asine pasturavano allato ad essi;
15 E i Sabei sono scorsi, e li hanno rapiti, e hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.
16 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, e si è appreso al minuto bestiame, ed a’ servitori, e li ha consumati; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.
17 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: De’ Caldei, in tre schiere, sono scorsi sopra i cammelli, e li hanno rapiti, ed han messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.
18 Mentre costui parlava, ne venne un altro, che disse: I tuoi figliuoli e le tue figliuole mangiavano e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore;
19 Ed ecco, un gran vento è venuto di là dal deserto, il quale ha dato ne’ quattro canti della casa, ed ella è caduta sopra i giovani, onde son morti; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.
20 Allora Giobbe si levò, e stracciò il suo mantello, e si tondè il capo, e si gittò a terra, e adorò;8
21 E disse: Io sono uscito ignudo del ventre di mia madre, ignudo altresì ritornerò là.9 Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il Nome del Signore.
22 In tutto ciò Giobbe non peccò, e non attribuì a Dio nulla di mal fatto.