I. Composizione dell'atmosfera

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i. — composizione dell’atmosfera.

39. Altra delle cose più degne di considerazione, che si presenta a chi voglia appena volgere uno sguardo attento a sè d’attorno, è l’aria. Non la vediamo, eppure ci sta presente dovunque. Ora ci accarezza coll’ala del venticello, ora ci colpisce coll’impeto dell’uragano. Che cosa è l’aria?

40. Benchè invisibile, realmente è corpo e materia. Agitate il braccio, e sentirete che la mano urta contro qualche cosa di resistente: non la vedete, ma la sentite; non la vedete, ma la respirate; nè potete in nessun modo andarne fuori, mentre essa circonda e involge il globo da tutte le parti. A questo trasparente involucro della terra si dà nome di Atmosfera. [p. 19 modifica]

41. Nelle Prime nozioni di Chimica (§ 9) avete letto che l’aria non è un corpo semplice, ma una miscela di due gas invisibili, l’azoto e l’ossigeno. Contiene però tenui dosi di sostanze diverse, altre invisibili, altre visibili. Chiudendo le imposte della camera, e lasciando entrare la luce del sole attraverso una fessura od un forellino, voi vedete in mezzo alle tenebre una lista di luce, entro la quale veggonsi nuotare le minuzie di corpi visibili in numero infinito. Ma ciò che costituisce propriamente l’aria sono le sostanze invisibili, e son esse le più meritevoli d’osservazione. Meritano il primo posto, dopo l’ossigeno e l’azoto, il vapore acqueo ed il gas acido carbonico. Vedrete ben tosto quanto importi il distinguere queste due sostanze.

42. E primieramente, che cosa è il vapore acqueo? Ne comprenderete la natura, osservando una pentola che bolle. Voi vedete uscirne, sollevandosi nell’aria, una colonna di bianco fumo. La sua ascesa è continua, poichè il fumo che in alto svanisce, è continuamente sostituito da nuovo fumo che si solleva dalla pentola. L’acqua intanto va diminuendo entro la pentola fino al punto, che se non la rimpiazzate con dell’altra, troverete la pentola vuota ed asciutta. Dove se ne è ita quest’acqua? Si cambiò tutta in vapore, passando dallo stato liquido allo stato gassoso; e vapore acqueo era appunto quel fumo che vedeste sollevarsi dalla pentola e svanire nell’aria. Svanendo, non si distruggeva, ma non faceva che mescolarsi all’aria, e sciogliersi in essa.

43. L’aria contiene sempre una quantità maggiore o minore di vapore acqueo; soltanto voi nol potete vedere finchè rimane vapore. È desso che genera le nubi, la nebbia, la pioggia, la neve, la rugiada e la brina. Se [p. 20 modifica]l’aria venisse a spogliarsene interamente, tutto si disseccherebbe sulla superficie della terra, e diverrebbe impossibile la vita. Quanto più andrete di giorno in giorno penetrando il segreto dei fenomeni che si compiono sotto i vostri occhi, tanto più vi apparirà importante la parte che il vapor acqueo rappresenta nella grande economia della natura.

44. Il gas acido carbonico è anch’esso un corpo invisibile unito all’atmosfera; e benchè non vi esista che in proporzione di un millesimo all’incirca (da 4 ad 11 per 10000 secondo i diversi autori), ha una importanza grandissima. Basta il dire che le piante traggono da questo elemento la massima parte della loro sostanza solida (Prime nozioni di Chimica, § 11). Se la pianta muore e marcisce, restituisce all’aria il suo acido carbonico. D’altra parte le piante servono di alimento agli animali, che ne traggono le sostanze di cui è composto il loro corpo. Gli animali inspirano l’ossigeno ed espirano una gran quantità di gas acido carbonico, e anch’essi, morendo e putrefacendosi, lo ridonano all’atmosfera. Così è un continuo andare e venire di questo elemento, dall’aria ai vegetali ed agli animali, e da questi a quella (Prime nozioni di Chimica, § 13).