Genesi (Diodati 1821)/capitolo 11

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capitolo 10 capitolo 12

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La Torre di Babele

11
  OR tutta la terra era d’una favella e di un linguaggio.

2  Ed avvenne che, partendosi gli uomini di Oriente, trovarono una pianura nel paese di Sinear, e quivi si posarono.

3  E dissero l’uno all’altro: Or su, facciamo de’ mattoni, e cociamoli col fuoco. I mattoni adunque furono loro in vece di pietre, e il bitume in vece di malta.

4  Poi dissero: Or su, edifichiamoci una città, ed una torre, la cui sommità giunga fino al cielo, ed acquistiamoci fama; che talora noi non siamo dispersi sopra la faccia di tutta la terra.

5  E il Signore discese, per veder la città e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano.

6  E il Signore disse: Ecco un medesimo popolo, ed essi tutti hanno un medesimo linguaggio, e questo è il cominciamento del lor lavoro, ed ora tutto ciò che hanno disegnato di fare, non sarà loro divietato.

7  Or su, scendiamo e confondiamo ivi la lor favella; acciocchè l’uno non intenda la favella dell’altro.

8  E il Signore li disperse di là sopra la faccia di tutta la terra; ed essi cessarono di edificar la città.

9  Perciò essa fu nominata Babilonia1; perciocchè il Signore confuse quivi la favella di tutta la terra, e disperse coloro di là sopra la faccia di tutta la terra.

Posteriorità di Sem

10  Queste sono le generazioni di Sem: Sem, essendo d’età di cent’anni, generò Arfacsad, due anni dopo il diluvio.

11  E Sem, dopo ch’ebbe generato Arfacsad, visse cinquecent’anni, e generò figliuoli e figliuole2.

12  Ed Arfacsad, essendo vivuto trentacinque anni, generò Sela3.

13  Ed Arfacsad, dopo ch’egli ebbe generato Sela, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole.

14  E Sela, essendo vivuto trent’anni, generò Eber.

15  E Sela, dopo ch’ebbe generato Eber, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole.

16  Ed Eber, essendo vivuto trentaquattr’anni, generò Peleg4.

17  Ed Eber, dopo ch’ebbe generato Peleg, visse quattrocentrent’anni, e generò figliuoli e figliuole.

18  E Peleg, essendo vivuto trent’anni, generò Reu.

19  E Peleg, dopo ch’ebbe generato Reu, visse dugennove anni, e generò figliuoli e figliuole.

20  E Reu, essendo vivuto trentadue anni, generò Serug5.

21  E Reu, dopo che ebbe generato Serug, visse dugensette anni, e generò figliuoli e figliuole.

[p. 9 modifica] 22  E Serug, essendo vivuto trent’anni, generò Nahor.

23  E Serug, dopo ch’ebbe generato Nahor, visse dugent’anni, e generò figliuoli e figliuole.

24  E Nahor, essendo vivuto ventinove anni, generò Tare6.

25  E Nahor, dopo ch’ebbe generato Tare, visse cendiciannove anni, e generò figliuoli e figliuole.

26  E Tare, essendo vivuto settant’anni, generò Abramo, Nahor, e Haran7.

27  E queste sono le generazioni di Tare: Tare generò Abramo, Nahor e Haran; e Haran generò Lot.

28  Or Haran morì in presenza di Tare suo padre, nel suo natio paese, in Ur de’ Caldei.

29  Ed Abramo e Nahor si presero delle mogli; il nome della moglie di Abramo era Sarai; e il nome della moglie di Nahor, Milca, la quale era figliuola di Haran, padre di Milca e d’Isca.

30  Or Sarai era sterile, e non avea figliuoli.

31  E Tare prese Abramo suo figliuolo, e Lot figliuol del suo figliuolo, cioè di Haran, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figliuolo; ed essi uscirono con loro fuori d’Ur de’ Caldei, per andar nel paese di Canaan; e, giunti fino in Charan, dimorarono quivi.

32  E il tempo della vita di Tare fu dugentocinque anni; poi morì in Charan.