Genesi (Diodati 1821)/capitolo 11
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La Torre di Babele
2 Ed avvenne che, partendosi gli uomini di Oriente, trovarono una pianura nel paese di Sinear, e quivi si posarono.
3 E dissero l’uno all’altro: Or su, facciamo de’ mattoni, e cociamoli col fuoco. I mattoni adunque furono loro in vece di pietre, e il bitume in vece di malta.
4 Poi dissero: Or su, edifichiamoci una città, ed una torre, la cui sommità giunga fino al cielo, ed acquistiamoci fama; che talora noi non siamo dispersi sopra la faccia di tutta la terra.
5 E il Signore discese, per veder la città e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano.
6 E il Signore disse: Ecco un medesimo popolo, ed essi tutti hanno un medesimo linguaggio, e questo è il cominciamento del lor lavoro, ed ora tutto ciò che hanno disegnato di fare, non sarà loro divietato.
7 Or su, scendiamo e confondiamo ivi la lor favella; acciocchè l’uno non intenda la favella dell’altro.
8 E il Signore li disperse di là sopra la faccia di tutta la terra; ed essi cessarono di edificar la città.
9 Perciò essa fu nominata Babilonia1; perciocchè il Signore confuse quivi la favella di tutta la terra, e disperse coloro di là sopra la faccia di tutta la terra.
Posteriorità di Sem
10 Queste sono le generazioni di Sem: Sem, essendo d’età di cent’anni, generò Arfacsad, due anni dopo il diluvio.
11 E Sem, dopo ch’ebbe generato Arfacsad, visse cinquecent’anni, e generò figliuoli e figliuole2.
12 Ed Arfacsad, essendo vivuto trentacinque anni, generò Sela3.
13 Ed Arfacsad, dopo ch’egli ebbe generato Sela, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole.
14 E Sela, essendo vivuto trent’anni, generò Eber.
15 E Sela, dopo ch’ebbe generato Eber, visse quattrocentotre anni, e generò figliuoli e figliuole.
16 Ed Eber, essendo vivuto trentaquattr’anni, generò Peleg4.
17 Ed Eber, dopo ch’ebbe generato Peleg, visse quattrocentrent’anni, e generò figliuoli e figliuole.
18 E Peleg, essendo vivuto trent’anni, generò Reu.
19 E Peleg, dopo ch’ebbe generato Reu, visse dugennove anni, e generò figliuoli e figliuole.
20 E Reu, essendo vivuto trentadue anni, generò Serug5.
21 E Reu, dopo che ebbe generato Serug, visse dugensette anni, e generò figliuoli e figliuole.
22 E Serug, essendo vivuto trent’anni, generò Nahor.
23 E Serug, dopo ch’ebbe generato Nahor, visse dugent’anni, e generò figliuoli e figliuole.
24 E Nahor, essendo vivuto ventinove anni, generò Tare6.
25 E Nahor, dopo ch’ebbe generato Tare, visse cendiciannove anni, e generò figliuoli e figliuole.
26 E Tare, essendo vivuto settant’anni, generò Abramo, Nahor, e Haran7.
27 E queste sono le generazioni di Tare: Tare generò Abramo, Nahor e Haran; e Haran generò Lot.
28 Or Haran morì in presenza di Tare suo padre, nel suo natio paese, in Ur de’ Caldei.
29 Ed Abramo e Nahor si presero delle mogli; il nome della moglie di Abramo era Sarai; e il nome della moglie di Nahor, Milca, la quale era figliuola di Haran, padre di Milca e d’Isca.
30 Or Sarai era sterile, e non avea figliuoli.
31 E Tare prese Abramo suo figliuolo, e Lot figliuol del suo figliuolo, cioè di Haran, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figliuolo; ed essi uscirono con loro fuori d’Ur de’ Caldei, per andar nel paese di Canaan; e, giunti fino in Charan, dimorarono quivi.
32 E il tempo della vita di Tare fu dugentocinque anni; poi morì in Charan.
Note
- ↑ cioè confusione
- ↑ 1Cr. 1. 17
- ↑ Luc. 3. 36
- ↑ 1Cr. 1. 19
- ↑ Luc. 3. 35
- ↑ Luc. 3. 34
- ↑ 1Cr. 1. 26