Frammento sulla riforma dello stato in Firenze
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Io credo che tucti quegli che amano uno comune vivere approverranno, degli stati che sono stati mai in Firenze, il Gonfalonieri per assai tempo et il Consiglo Grande. Et per questo io farei l’una et l’altra di queste due cose sanza pensarci. Vero è che il modo del fare l’uno et l’altro può essere vario, perché ad uno piacerebbe il numero antico di mille, ad un altro meno numero. Questo mi darebbe poca briga, pure che non fussi excluso alcuno ad venirvi. Et quanto al Gonfalonieri che si riavesse per questa prima volta a fare, si potrebbe o farlo fare al Consiglo del Comune in questo modo, che si havesse a trarre 20 electionarii che eleggiessino venti cittadini del numero loro, et mandassinsi a ppartito in fra loro, et quelli che vincessino il partito per la metà si mandassino in Consiglo, et quello che riavessi più fave fussi il Gonfalonieri; potrebbe ancora Vostra Signoria, nel fare la riforma, eleggiere lei per sua autorità questo Gonfalonieri. Facte queste due cose, bisognerebbe pensare agli altri modi della Republica, dove io credo che sarebbe qualche dificultà. Pure, io, di quelli ordini che ci sono al presente, io ne lascerei et accrescerei alcuno, et alcuno ne spegnerei. Quelli che io spegnessi sarebbono el Consiglo del Popolo et del Comune, perché in loro luogo è il Consiglo Grande; quelli ch’io...