Frammenti (Archiloco)/XVIII
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O Giove, o padre Giove, o tu del cielo
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O Giove, o padre Giove, o tu del cielo
Possente imperator, che de’ celesti
Hai l’opre in guardia o temerarie o giuste,
A te pur preme se dominio s’abbia
Il torto o l’equità qui fra noi bestie 1.
Note
- ↑ Il sapore di questo frammento sta tutto nella magniloquenza della volpe, chiedente giustizia dei figli rapitile dall’aquila. Il poeta allude a sè ed al nemico Licambe.