Filocolo/Libro quinto/74
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Giovanni Boccaccio - Filocolo (1336)
Libro quinto - Capitolo 74
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Ricevuta Glorizia, e riso molto di questo accidente da Biancifiore e da Clelia alle quali poi essa lo narrò, e durante ancora la festa grande di Florio, Ascalion, già molto pieno d’anni, infermò, e dopo lunga infermità, in buona disposizione rendé l’anima a Dio. Il cui passare di questa vita sanza comparazione a Florio dolfe, ma fattolo di nobilissimi vestimenti vestire e a guisa di nobile cavaliere adornare sopra un ricchissimo letto, vergognandosi di spandere lagrime nella presenza de’ circunstanti, quindi comandò ogni persona partire, e rimaso solo, con amarissimo pianto bagnando il morto viso, così cominciò a dire: