Favole (La Fontaine)/Libro settimo/XI - Il Curato e il Morto

Libro settimo

XI - Il Curato e il Morto

../X - Pierina e il Secchiolino del latte ../XII - Chi corre dietro alla Fortuna e chi l'aspetta in letto IncludiIntestazione 16 ottobre 2009 50% raccolte di fiabe

Jean de La Fontaine - Favole (1669)
Traduzione dal francese di Emilio De Marchi (XIX secolo)
Libro settimo

XI - Il Curato e il Morto
Libro settimo - X - Pierina e il Secchiolino del latte Libro settimo - XII - Chi corre dietro alla Fortuna e chi l'aspetta in letto

 
Un morto lemme lemme al camposanto
andava in una comoda carrozza,
vestito d’una rozza
camicia, che in antico dialetto
si chiama cataletto,
veste d’estate e veste anche d’inverno,
che i morti non si tolgono in eterno.

Al carro andava accanto
il prete a seppellir quel cristïano
col breviario in mano,
e recitava come d’ordinario,
o un pezzo di rosario
o versetti di salmi in proporzione,
s’intende, del salario.

Don Abbondio seguia, quasi il covasse,
coll’occhio il suo bel morto
perché non gli scappasse,
e rifaceva intanto
i suoi conti, dicendo: - In soldi tanto
e tanto in cera e in piccoli proventi:
c’è da comprare un mezzo bariletto
di quel di malvasia,
ma vo’ che sia
buono e il miglior che dànno queste vigne.

C’è da fare un grembiale anche a Perpetua,
e a quelle nipotine
pettegoline, ed anche... -.
Ma un sasso in questo mentre al cataletto
fe’ traballar le panche,
si piegò il catafalco e cadde sotto
con tanta violenza,
che n’ha Sua Riverenza il capo rotto.
Il morto tirò seco il poveretto,
e per la lunga via
fece al curato buona compagnia.

Se lo guardi in ogni lato,
questo nostro viver corto
è la storia del curato,
che fa i conti sopra il morto.