CCXVIII. Di un tale che sparlava della vita del Cardinale Angelotto

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Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
CCXVIII. Di un tale che sparlava della vita del Cardinale Angelotto
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CCXVIII

Di un tale che sparlava

della vita del Cardinale Angelotto.


Un tale con acerbe parole diceva male della vita e dei costumi del Cardinale Angelotto, quando questi fu morto; e fu di fatti uomo rapace e violento, che non aveva alcuna coscienza. Allora sorse uno degli astanti a dire: “Io penso che il diavolo lo abbia divorato e cacato già, per i suoi grandi delitti.” E un altro, che era uomo argutissimo: “Fu, disse, di carne così cattiva, che niun demonio, per quanto abbia buono stomaco, oserebbe mangiarne per paura del vomito.”