Facezie (Poggio Bracciolini)/14
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Poggio Bracciolini - Facezie di Poggio Fiorentino (1438-1452)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
XIV. Detto dello stesso cuoco al medesimo illustre principe
◄ | 13 | 15 | ► |
XIV
Detto dello stesso cuoco al medesimo illustre principe.
Lo stesso cuoco, durando la guerra di cui sopra s’è detto, scherzò anche un’altra volta alla tavola del Duca, un giorno ch’e’ lo vide angustiato ed assorto ne’ pensieri: “Non mi meraviglio, disse, di vederlo tanto afflitto; imperocchè egli vada verso due cose impossibili; vorrebbe egli non aver frontiere, poi vorrebbe ingrassare Francesco Barbavara, uomo di tanta ricchezza e ardente di tanta avidità.” Così il cuoco scherzava e sulla smoderata voglia di dominio del Duca e sulla cupidigia d’onori e di ricchezze di Francesco Barbavara.