Facezie (Poggio Bracciolini)/102
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Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
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CII
Di un vecchio dalla barba lunga.
Antonio Lusco, che fu il più dotto e il più cortese degli uomini, ci raccontò una volta, discorrendo dopo pranzo, questa storia ridicola: — È un modo comune di dire, che quando alcuno fa rumor di ventre dica con quelli che sono presenti: Alla barba di chi non deve niente ad alcuno. Un vecchio di Vicenza che aveva la barba oltremodo lunga, fu chiamato in giudizio da un suo creditore, dinanzi al governatore della città, che era Ugolotto Biancardo, uomo dotto e severo. Il vecchio prese dinanzi al giudice a protestare, agitato, ch’egli non era di alcuna cosa debitore, ch’egli non doveva nulla a nessuno. “Vattene lungi subito, disse Ugolotto, e allontana da noi questa tua fetente barba che muove a schifo col male odore che manda.” E il vecchio,
meravigliato, avendo chiesto per qual ragione puzzasse essa così fortemente: “Ci hanno detto, disse Ugolotto, che tutte le bombe che escano mai dal ventre degli uomini siano mandate alla barba di colui che non deve alcuna cosa a nessuno.” Egli con queste parole punì molto graziosamente la jattanza del vecchio, facendo ridere tutti coloro che erano presenti. —