Eterno Sol, che luminoso, e vago
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco da Lemene
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Eterno Sol, che luminoso, e vago,
Sei troppo fosco all’intelletto mio,
Dì, come sei di Te medesmo pago,
E tre Persone una gran mente unìo?
5In Te specchi Te stesso, e d’arder vago
Dell’immago, che formi, è il Tuo desìo;
Ma non men di Te stesso è Dio l’immago,
Nè men l’ardore, onde Tu l’ami, è Dio.
Così Tu fatto Trino egual Ti miri,
10E quella immago, e quel beato ardore,
Che generi mirando, amando spiri.
In tre lumi distinto è il Tuo splendore,
Come distinta in tre colori è un’Iri,
E sei Tu solo Amante, Amato, Amore.