Ester (Diodati 1821)/capitolo 7
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2 E il re disse ad Ester ancora in questo secondo giorno, nel convito del vino: Quale è la tua richiesta, o regina Ester? e ti sarà conceduta; e quale è la tua domanda? fosse pur fino alia metà del regno, sarà fatta.
3 Allora la regina Ester rispose, e disse: Se io ho trovata grazia appo te, o re, e se così piace al re, siami donata la mia vita alla mia richiesta, e il mio popolo alla mia domanda;
4 Perciocchè lo e il mio popolo siamo stati venduti per esser distrutti, uccisi e sterminati. Ora, se fossimo stati venduti per servi e per serve, io mi sarei taciuta; ma ora io ne parlo, perciocchè il nemico non ristora punto il danno del re.
5 E il re Assuero disse alla regina Ester: Chi è, e ove è colui che è stato tanto presuntuoso di far cotesto?
6 Ed Ester disse: L’avversario e il nemico è questo malvagio Haman. Allora Haman fu spaventato per la presenza del re e della regina.
7 E il re si levò dal convito del vino tutto adirato, e se ne andò nell’orto del palazzo; ma Haman si fermò per far richiesta alia regina Ester per la sua vita; perciocchè vedeva che il male era determinato contro a lui da parte del re.
8 Poi il re ritornò dall’orto del palazzo nella casa del convito del vino. Or Haman s’era gittato in sul letto, sopra il quale era Ester. E il re disse: Sforzerebbe egli pure ancora la regina appresso di me in casa? Come quel la parola fu uscita della bocca del re, la faccia di Haman fu coperta.
9 E Harbona, uno degli eunuchi, ministri ordinari del re, disse: Ecco ancora il legno che Haman avea apprestato per Mardocheo, il quale diede quel buono avviso al re, è rizzato nella casa di Haman, alto cinquanta cubiti. E il re disse: Appiccatevelo su.
10 Haman adunque fu appiccato al legno ch’egli avea apprestato per Mardocheo1 E l’ira del re si acquetò.