Era ogni cosa orror, notte e procella

Girolamo Gigli

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Era ogni cosa orror, notte e procella Intestazione 27 aprile 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Girolamo Gigli


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III1


Era ogni cosa orror, notte e procella,
     E il pianto e il sangue non avean più sponda:
     Quand’ecco in Ciel la mattutina stella,
     E tre Monti spuntar veggio in quest’onda.
5Uno è quel Monte, in cui Noè rappella
     Il fido augel coll’aspettata fronda:
     L’altro, ove Abram contro ’l suo amor duella,
     Poi col gran cuore il gran coltel seconda.
Il Sina è l’altro, a cui nebbia ed arsura
     10Velan le cime, onde allo stuolo infido
     L’alta legge del Ciel scese in figura.
Ahi Monti, ahi Monti (in fra ’l naufragio) io grido!
     E fian colà, finchè il periglio dura,
     Pace, Fede a Giustizia il nostro lido.


Note

  1. Per l’esaltazione di Clemente XI. in tempi calamitosi. S’allude allo stemma, ch’è tre monti.