Era già il verno, ed io piangeva un giorno
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Antonio Somai
III
Era già il verno, ed io piangeva un giorno
La fierezza di Clori, e ’l mio destino:
M’intese Clori, un canto almo e divino
Sciolse dal labbro allor di grazie adorno.
5Chi ’l crederìa? Nacquero i fior d’intorno,
E tacque Borea, e ’l fier torrente alpino;
Io mi scordai del pianto, e del meschino
Stato, credendo in Cielo aver soggiorno.
Ma la Ninfa crudel del gioir mio
10Tosto s’avvide, e le dispiacque tanto,
Che cantar da quel dì più non s’udìo.
Oh sovra il riso altrui felice pianto!
Ben farei sempre di questi occhi un rio
S’ella tornasse un’altra volta al canto.