Er primo descemmre

Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi II.djvu sonetti letteratura Er primo descemmre Intestazione 2 dicembre 2024 75% Da definire

Er giorno de Natale Er sede
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

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ER PRIMO DESCEMMRE.1

     Chiuso appena l’apparto teatrale,
Stanotte la Madonna entra in ner mese:
E ffra cquinisci ggiorni, pe’ le cchiese,
Principia la novena de Natale.

     E ddoppo, ammalappena se so’ intese
Le pifere a ffinì la pastorale,2
Riecco3 le commedie e ’r Carnovale:
E accusì sse va avanti a sto paese.

     Poi Quaresima: poi Pasqua dell’Ova:4
E, ccom’è tterminato l’ottavario,
Aricomincia la commedia nova.

     Pijja inzomma er libbretto der lunario,
E vvedi l’anno scompartito a pprova
Tra Ppurcinella e Iddio senza divario.

Roma, 1 dicembre 1832.

Note

  1. Nell’anno 1832, il primo giorno dell’avvento cadde nella domenica 2 dicembre, e nella sera del precedente sabato fu l’ultima recita teatrale.
  2. Si allude ai notissimi Piferari, che vengono dagli Abruzzi ogni anno a suonare le cennamelle e cantarvi sù parole inintelliggibili.
  3. Ecco di nuovo.
  4. Così chiama il popolo la Pasqua di Resurrezione, dall’uso antichissimo e simbolico di mangiare in detto giorno gli uovi lessati, e, di più, del salame, segni di rigenerazione.