Er cimiterio de San Lorenzo

Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu sonetti letteratura Er cimiterio de San Lorenzo Intestazione 12 novembre 2024 75% Da definire

L'ammalato magginario Er frutto de le gabbelle grosse
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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ER CIMITERIO DE SAN LORENZO.1

     Jeri2 a vventitré ora, finarmente,
Sto scimiterio è stato bbenedetto.3
T’assicuro che ffu un carnovaletto,
P’er gran concorzo de carrozze e ggente.4

     Le seppurture vecchie5 er Papa ha ddetto
Che dd’or’impoi nun zervino6 ppiù a ggnente,
Perché tutti li morti istessamente7
Anneranno8 llaggiù ssopr’un carretto.

     Però, s’intenne,9 da li Papi10 in fòri,
E ccardinali, e vvescovi, e pprelati,
E ppreti, e ffrati, e mmoniche e ssiggnori.

     Ne sarà ppuro11 accettuato12 oggnuno
Che sse13 terrà da conto li curati...
Inzomma, via, nun ciannerà14 ggnisuno.

6 settembre 1835.

Note

  1. Principiatosi a costruire sotto l’impero di Napoleone, ed ora in parte compiuto sotto l’impero del timore del cholera, onde abolir l’uso della tumulazione nelle chiese.
  2. Giovedì 3 settembre 1835.
  3. Dal vicario, cardinale Odescalchi.
  4. [Il Diario di Roma del 12 settembre 1835 dice infatti che “vi concorsero carrozze in gran numero„ e “molte migliaia„ di persone.]
  5. [Quelle, cioè, delle chiese.]
  6. Non servano.
  7. Ugualmente.
  8. Andranno.
  9. S’intende.
  10. Dai Papi.
  11. Pure.
  12. Eccettuato.
  13. Si.
  14. Non ci andrà.