Er Papa in anim'e ccorpo

Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu sonetti letteratura Er Papa in anim'e ccorpo Intestazione 7 ottobre 2024 75% Da definire

Er zervitor de lo Spaggnolo L'arte moderne
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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ER PAPA IN ANIM’E CCORPO.

     Er Papa nostro è un omo subbitanio,1
Caca-pepe, bbiglioso2 e ffumantino:3
E ccome ha in corpo er zu’ bucal de vino,4
Tristo chi ccià cche ffà! ppare er Demanio.5

     Smoccola6 come er chirichetto Ascanio
Quanno sbròdola7 troppo lo stuppino:8
Inzomma tiè9 cco’ nnoi sto figurino
Tutto er fà dder zu’ popolo ggermanio.10

     Nun darìa retta manco a ssan Giuvanni,
E ha sposato la massima, ha sposato,
Che cchi ffa a mmodo suo, campa scent’anni.

     Io l’assomijjo a un medico, ch’allora
Ch’ha ddato la sscialappa all’ammalato,
O de sopra o de sotto la vò ffòra.

21 agosto 1835.

Note

  1. [Subitaneo.]
  2. Bilioso.
  3. [“Che la gli fuma,„ direbbero a Firenze.]
  4. [V. il sonetto: Regole ecc., 3 giugno 35.]
  5. [Che, dalla dominazione francese in poi, fu tutt’una cosa col Demonio.]
  6. Bestemmia.
  7. Sgocciolo.
  8. Stoppino.
  9. Tiene.
  10. Il fare del suo popolo germanico. [Gregorio XVI era di Belluno, e quindi suddito austriaco.]