Elegie romane/III/Il pettine
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Gabriele D'Annunzio - Elegie romane (1891)
III - Il pettine
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IL PETTINE
(VILLA MEDICI: DAL BELVEDERE)
Poi che su ’l Monte Mario si spengono i fuochi del Sole,
2vengon le nubi in torme lente dal Palatino.
Mite le aduna il soffio de’ vènti e le tragge a l’occaso,
4ove i cipressi in contro figgon le acute cime.
Mordono allor le cime de’ neri cipressi le nubi
6che scorron come in lungo pettine chiome d’oro.