Ecco, Erasto, il bel colle altero e santo
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Filippo Ortensio Fabbri
III
Ecco, Erasto, il bel colle altero e santo,
Che al magnanimo Almano il piè conduce;
Qui vedrem Poliarco, e vedrem quanto
In lui di gloria e maestà riluce.
5Tu, che di spesso contemplarlo hai vanto,
Fammi presso di lui da padre e duce;
Ch’io non ho ’l guardo già saldo cotanto,
Che regger possa alla soverchia luce.
Pur coll’esempio tuo lena e fortezza
10Destando ne’ miei spirti, all’alta mole
Forse anch’io poggerò di sua chiarezze.
Così tu mi farai, come far suole
L’augel di Giove, allor che i figli avvezza
A fissar le pupille in faccia al Sole.