Ebbi già del tuo stral l'anima punta
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Filippo Leers
II
Ebbi già del tuo stral l’anima punta,
Barbaro Amore, ahi pur convien ch’io ’l dica;
Ma s’io non erro, e m’è la sorte amica,
È la mia servitude al suo fin giunta.
5Io veggio ben, che coll’aurata punta
Cerchi dell’empi, che adorai, Nemica
Rinnovarmi nel cor l’immago antica,
Guasta dall’odio, e dal dolor consuta.
Fa pur, fa pur che t’affatichi invano?
10Perchè veggendo lei, penso al mio danno;
E più l’ho presso, più le vò lontano.
Scritte l’offese in adamante stanno,
E tien lo Sdegno accesa face in mano,
Talch’io leggo il mio Scritto, e non m’inganno.