E pugnar gli Elementi in aspra guerra
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Leonida Maria Spada
II1
E pugnar gli Elementi in aspra guerra,
E i Monti urtarsi coi gran Monti, e sciolto
Scorrer il Mar fra bianche spume involto
Oltre il confin, ch’il circouscrive e serra;
5E in nuove membra unito, di sotterra
Uscire il freddo cenere sepolto;
E il Sol vedeasi in fosco manto avvolto
Quel dì, che la gran’Ostia offriasi in terra.
Quando, alto Eroe, volgendo il guardo intorno
10Sclamasti o un Dio pur s’ange in duolo amaro
O fa il Mondo al suo Nulla oggi ritorno;
E nel comune orror tosto spuntaro
I raggi di tua Fede. Oh lieto giorno,
Giorno ad altrui sì oscuro, a te sì chiaro!
Note
- ↑ Per S. Dionigi Areopagita, il quale dicesi, che vedendo in Eliopoli l’ecclissi per la morte di Gesù Cristo, gridasse: aut Deus Naturae patitur, aut mundi machina dissolvitur.