E la nave si accosta pian piano
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E la nave si accosta pian piano,
salutando: Italia sei bella
nel vederti mi sembri una stella
oh morosa ti debbo lasciar
2 Allora il capitano mi allungò la mano
sopra il bastimento, mi vuol salutare
e poi mi disse: "I turchi son là"
3E difatti si videro spuntare
le nostre trombe si misero a suonare
le nostre penne al vento volavano
tra la bufera ed il rombo del cannon
4 E a colpi disperati mezzi massacrati
dalle baionette, i turchi fuggivano
gridando "Alpini, abbiate pietà"
5Sulle dune coperte di sabbia
i nostri alpini, oh Italia, morivano
ma nelle veglie ancor ti sognavano
con la morosa e la mamma nel cuor
6 E col fucile in spalla, caricato a palla
sono ben armato, paura non ho,
quando avrò vinto ritornerò!
Note
Questo canto nacque tra gli alpini durante la guerra di Libia (1911-1912)