Dopo le fosche notti e 'l rio gelato
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Domenico Lazzarini
VII1
Dopo le fosche notti e ’l rio gelato
Verno, che addusse a noi l’antico errore,
Quand’era nel pensier nostro, e nel cuore,
Spento l’amor del Bene, e ’l Ver celato;
5Venne coi giorni al fine il sospirato
Giorno a noi di salute, al Ciel d’onore;
E Maria fu quel primo almo splendore,
Che aprì ’l mattini di sì dolce aere ornato.
Riso il Cielo e la Terra; e nel soggiorno
10Lungo de’ Padri, al fin rimesso è l’empio
Mio fallir, disse Adamo, e ’l nostro esiglio.
E ’l sommo Amor è questo, disse, il giorno
Del mio poter; chè in quel bel lume adempio
La mia prim’opra, e l’eterno consiglio.
Note
- ↑ Per la natività di Maria N. D.