Donne e Uomini della Resistenza/Primo Sarti

Primo Sarti

Nato a Ravenna il 23 luglio 1909, ucciso nel Mar Tirreno il 10 aprile 1944, tenente di vascello della Marina militare, Medaglia d'oro al Valor militare alla memoria.

Aveva conseguito il diploma di capitano marittimo presso l'Istituto nautico di Genova, quando decise di frequentare il Corso allievi ufficiali di complemento presso l'Accademia Navale. Nominato guardiamarina nel 1928, l'anno successivo Primo Sarti diventava sottotenente di vascello e con questo grado veniva congedato per fine ferma nel dicembre 1933. Nel suo curriculum militare sono registrati il richiamo in servizio nel gennaio del 1935, la partecipazione alla campagna italo-etiopica, le missioni speciali durante la guerra di Spagna, la nomina a tenente di vascello nel 1937, la partecipazione alle operazioni militari in Albania nell'aprile del '39, il comando, nel 1940, della torpediniera "Cesare Abba", con la quale fu impegnato nella scorta di convogli, che gli valse il passaggio in servizio permanente effettivo per meriti di guerra. Nel giugno del 1941, il giovane ufficiale, che era stato decorato di Medaglia di bronzo, comandava a Napoli, dalla plancia dell'"Umanitas", il Gruppo motonavi veloci. Colto dall'armistizio nel porto di Bastia, Primo Sarti chiese di combattere contro i nazisti. Rimasto ferito in uno scontro con i tedeschi, quando questi tentarono inutilmente di impossessarsi della sua nave, Sarti fu ricoverato prima a Bastia e poi a Luras. Ristabilito e decorato di Medaglia d'argento, il tenente di vascello fu destinato, era il 6 novembre del 1943, alla flottiglia MAS di base a La Maddalena. Fu poco distante dall'isola che, nell'aprile del 1944, mentre il MAS 505, con a bordo il capitano di fregata Marcello Pucci Boncambi , navigava verso Bastia per una missione presso le autorità marittime francesi, l'equipaggio si ammutinò. I marinai fascisti, per impossessarsi del natante e passare con i tedeschi, uccisero proditoriamente l'ufficiale più alto in grado e con lui il sottotenente di vascello Carlo Sorcinelli , che comandava il mezzo; offrirono a Sarti di arrendersi, ma lui affrontò i rivoltosi pistola in pugno e fu stroncato da una raffica di mitragliatrice. Per questo suo gesto, alla memoria di Primo Sarti è stata conferita la massima decorazione militare con questa motivazione: "Ufficiale già distintosi per coraggio ed abnegazione in precedenti fatti d'arme, imbarcato con compiti di servizio su MAS che si trasferiva in base navale avanzata, veniva aggredito insieme ad altri due ufficiali da elementi faziosi, che con le armi alla mano intimavano di cedere al loro intendimento di consegnare l'unità al nemico oppressore. Benché la Patria fosse divisa in due campi, gli spiriti e le coscienze tormentati da una dolorosa situazione, si univa senza titubanza alcuna all'ufficiale più anziano, affrontava coraggiosamente gli aggressori e cadeva colpito al petto nell'impari, violenta lotta. Sacrificando se stesso riaffermava le più nobili tradizioni dell'onor militare e della Marina cui apparteneva". A Primo Sarti, l'amministrazione della sua città natale ha intitolato una strada.