Donne e Uomini della Resistenza/Norma Pratelli Parenti
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Norma Pratelli Parenti
Nata nel 1921 a Massa Marittima (Grosseto), fucilata a Massa Marittima il 22 giugno 1944, Medaglia d'oro al Valor militare alla memoria.
Dopo l'armistizio, Norma partecipò attivamente col marito alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza grossetana. Inquadrata come partigiana nel Raggruppamento "Amiata" della III Brigata Garibaldi, la giovane donna si diede a raccogliere denaro e aiuti per le formazioni, diede ospitalità ai fuggiaschi, mise in salvo ex prigionieri alleati, procurò armi e munizioni e partecipò di persona a pericolose azioni di guerra. In una piccola trattoria di Massa, gestita dalla madre, Norma ebbe modo di avvicinare e indurre alla diserzione, per raggiungere le bande partigiane, numerosi prigionieri di nazionalità straniera, che i tedeschi avevano portato in Italia utilizzandoli come truppe di complemento. Fu proprio uno di questi prigionieri, un soldato mongolo, che tradì Norma e la fece arrestare, insieme alla madre della giovane antifascista, la sera del 22 giugno del '44. Norma Pratelli Parenti fu fucilata la sera stessa, dopo essere stata ferocemente seviziata, dalle truppe germaniche ormai in ritirata e il suo corpo straziato fu rinvenuto all'indomani. Questa la motivazione della massima ricompensa al valore, che è stata conferita a Norma già nel 1944: "Giovane sposa e madre, fra le stragi e le persecuzioni, mentre nel litorale maremmano infieriva la rabbia tedesca e fascista, non accordò riposo al suo corpo né piegò la sua volontà di soccorritrice, di animatrice, di combattente e di martire. Diede alle vittime la sepoltura vietata, provvide ospitalità ai fuggiaschi, libertà e salvezza ai prigionieri, munizioni e viveri ai partigiani e nei giorni del terrore, quando la paura chiudeva tutte le porte e faceva deserte le strade, con l'esempio di una intrepida pietà donò coraggio ai timorosi e accrebbe la fiducia ai forti. Nella notte del 22 giugno, tratta fuori dalla sua casa, martoriata dalla feroce bestialità dei suoi carnefici, spirò, sublime offerta alla Patria, l'anima generosa.".
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia