Donne e Uomini della Resistenza/Mario Nardi
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Mario Nardi
Nato a Torino l'8 ottobre 1912, deceduto ad Arma di Taggia (Imperia) il 26 dicembre 2007, generale di Corpo d'armata.
Ultimogenito dei cinque figli di un notaio, dopo aver seguito il Liceo a Torino era entrato all'Accademia militare. L'8 settembre 1943 si trovava a Roma come capitano d'artiglieria. Dopo lo sfacelo seguito all'armistizio, il giovane ufficiale si portò nel Modenese e prese parte alla Resistenza nelle file di "Giustizia e Libertà". La sua esperienza militare fu messa a buon frutto soprattutto nella primavera del 1944, quando i partigiani che si battevano sull'Appennino modenese-reggiano, dopo aver eliminato tutti i presidi fascisti della zona, diedero vita alla " Repubblica di Montefiorino ". Nardi, che era diventato capo di stato maggiore della Divisione "Modena", comandata dal comunista Mario Ricci , fu uno dei principali artefici della riorganizzazione delle forze della Resistenza dopo la caduta della repubblica partigiana. Di queste vicende e di un episodio particolarmente cruento di cui fu protagonista (caduto in mano ai tedeschi durante un'azione, sopravvisse, ferito, alla fucilazione), Nardi ha raccontato nel libro Otto mesi di guerriglia . Dopo la Liberazione Mario Nardi ha continuato la carriera militare, diventando generale di Corpo d'armata, con incarichi a Vicenza, Roma, Napoli, Bruxelles, Washington.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia