Donne e Uomini della Resistenza/Mario Lamberti
Questo testo è incompleto. |
Mario Lamberti
Nato a Bra (Cuneo) il 13 febbraio 1915, impiccato a Carignano (Torino) il 7 settembre 1944, operaio meccanico, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Fu l'ultimo degli otto antifascisti (Antonio Cossu, Leonardo Cocito , Liberale De Zardo, Guido Portigliatti, Pietro Mancuso, Giorgio Bruno, e Giorgio Porello i nomi degli altri), che salirono sul patibolo, a Carignano, quando i tedeschi decisero di compiere una "esemplare" rappresaglia. Mario Lamberti era stato mobilitato come sottufficiale dell'Aeronautica e dopo l'armistizio era entrato subito nella Resistenza piemontese. Comandante di distaccamento nel I Gruppo Divisioni Autonome Alpine, fu catturato dai tedeschi e avviato al martirio con altri patrioti fatti prigionieri dai nazisti o prelevati dalle carceri "Nuove" di Torino. Il dottor Pier Luigi Vigada, ufficiale sanitario di Carignano, chiamato ad assistere all'esecuzione e a raccogliere le generalità delle vittime, ha annotato per Lamberti: "...Si rivolge a me e mi dice: Mandi a dire alla mia famiglia che non ho pianto. Stiano tranquilli. Iddio provvederà a loro. Saluti alla fidanzata, saluti alla famiglia . Sale su patibolo e grida: Viva l'Italia! . Sono le 11,35..."
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia