Donne e Uomini della Resistenza/Mario Argenton

Mario Argenton

Nato a Este (PD) nel 1907 e morto a Roma nel 1992, ufficiale dell’esercito, maggiore di artiglieria.

In servizio presso il Comando del corpo motocorazzato “Ariete”, l’8 settembre ’43 prende parte alla difesa della capitale contro i tedeschi al fianco del col. Montezemolo. Raggiunta successivamente l’Italia settentrionale, promuove la costituzione delle prime formazioni partigiane denominate Autonome. Come rappresentante del Partito liberale italiano (PLI) e delle Formazioni Autonome, è nominato componente del Comando generale del Corpo volontari della libertà (CVL). Arrestato e imprigionato dalla banda fascista Carità nell'autunno del ’44 nel corso di una missione clandestina nel Veneto. Riuscito fortunosamente ad evadere, riprende l’attività a Milano come capo di Stato maggiore del gen. Cadorna , comandante del CVL, assolvendo a delicati incarichi direttivi nella condotta della Resistenza. A metà giugno ’45, sciolto il Comando generale del CVL, ne dirige l’Ufficio Stralcio. È nominato componente della Consulta nazionale per la formazione dell’assemblea parlamentare costituente. Membro del Comitato nazionale dell’ANPI, poi Presidente della Federazione italiana volontari della libertà (FIVL). Ha presieduto per molti anni la Commissione di 2° grado Riconoscimento qualifiche ed esame delle proposte ricompense al Valor Militare ai partigiani.