Donne e Uomini della Resistenza/Josef Mayr-Nusser
Questo testo è incompleto. |
Josef Mayr-Nusser
Nato a Bolzano il 27 dicembre 1910, morto ad Erlangen (Germania) il 24 febbraio 1945, impiegato.
Orfano di padre, aveva frequentato l'Istituto e commerciale e aveva trovato lavoro come impiegato. Dopo il servizio militare, prestato in Piemonte e in Sardegna, era tornato a Bolzano, dove si era impegnato nell'associativismo cattolico, si era sposato ed aveva avuto un figlio. Di sentimenti antinazisti, l'impiegato altoatesino nel settembre del 1944, nonostante fosse di nazionalità italiana, fu richiamato alle armi dalle forze d'occupazione tedesche. Avviato nella Prussia occidentale, con altri ottanta conterranei, per essere inquadrato nelle SS, Mayr-Nusser rifiutò di prestare il giuramento a Hitler, dichiarando di considerarlo incompatibile con la fede cristiana. Accusato di minare la compattezza delle forze armate germaniche, fu subito incarcerato a Danzica, nell'attesa di processo. L'approssimarsi dell'Armata Rossa indusse il comandante del carcere ad accelerare i tempi e a ordinare la deportazione del prigioniero a Dachau. L'impiegato altoatesino non raggiunse mai il campo di sterminio: morì, per "edema da fame", su un carro bestiame fermo in una stazione ferroviaria della Franconia centrale. Josef fu sepolto nel cimitero di Erlangen. Dopo 13 anni, le sue spoglie furono portate a Bolzano (dove gli è stata intitolata una strada), e ora riposano nella chiesetta di S. Giuseppe, a Stella di Renon. Per Josef Mayr-Nusser è stata avviata la causa di beatificazione. Sulla sua vicenda, Francesco Comina ha pubblicato un libro dal titolo Non giuro a Hitler .
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia