Donne e Uomini della Resistenza/Giuseppe Di Stefano
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Giuseppe Di Stefano
Nato a Catania il 12 novembre 1912, fucilato dai tedeschi ad Atene il 6 dicembre 1943, insegnante di filosofia, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Chiamato alle armi, era addetto, col grado di tenente, al Comando della nostra IX Armata in Grecia . All'annuncio dell'armistizio si trovava ad Atene. Il giovane ufficiale si diede subito alla macchia e si premurò di organizzare un centro clandestino di lotta ai tedeschi. Da questo centro, Di Stefano faceva affluire alle formazioni partigiane greche i nostri militari sbandati, che intendevano combattere contro i nazisti. La sua attività durò soltanto poco tempo: scoperto dalla Gestapo, proprio mentre si apprestava a raggiungere a sua volta i partigiani ellenici, il tenente Di Stefano il 23 settembre 1943 fu arrestato dai nazisti che, dopo averlo rinchiuso nelle carceri Averoff e averlo torturato, lo consegnarono al Tribunale militare di occupazione. Condannato e morte con altri tre patrioti greci e con gli italiani capitano Ermanno Barbara e sergente maggiore Dino Siri, il tenente Giuseppe Di Stefano affrontò stoicamente il plotone di esecuzione al Poligono di Pankrati.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia