Donne e Uomini della Resistenza/Giorgio Bo
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Giorgio Bo
Nato a Sestri Levante (Genova) il 4 febbraio 1905, deceduto a Genova il 19 gennaio 1980, docente universitario e uomo politico della DC.
Docente in Diritto civile insegna a Modena, a Ferrara e quindi a Genova. Antifascista, è tra i 44 docenti universitari che, dopo il 25 luglio 1943, firmano un documento che plaude alla caduta di Mussolini e alla libertà riacquistata. Ha partecipato alla lotta di liberazione come rappresentante dei democristiani del Nord Italia, mantenendo i collegamenti tra i resistenti liguri e lombardi e portandosi al Sud per accordarsi col Governo Bonomi. Nel 1946, Bo è eletto consigliere comunale di Genova e, come dirigente regionale della DC, si batte per la Repubblica al referendum istituzionale. Senatore dal 1948 al 1976, dal 1953 al 1957 (quando è nominato ministro delle Partecipazioni Statali), è vice presidente dell'Assemblea di Palazzo Madama. Sostiene la "legge Scelba" contro la ricostituzione del partito fascista, si impegna per l'unificazione europea e, nel '58, diventa, con Fanfani, ministro dell'Industria e Commercio. L'anno successivo è ministro, con Segni, delle Partecipazioni Statali e si dimette con altri ministri della sinistra dc quando i voti missini diventano determinanti per la formazione del Governo Tambroni. È intitolata a Giorgio Bo una via del Quartiere Aurelio di Roma. Tra i suoi libri: Verso lo Stato moderno , pubblicato da Vallecchi.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia