Donne e Uomini della Resistenza/Giacomo Alessandria
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Giacomo Alessandria
Nato a Borzoli (Genova) il 18 dicembre 1919, deceduto a Sestri Ponente (GE) nel maggio 2003, operaio, dirigente sindacale.
Lavorava come operaio all’Ansaldo Meccanico, quando cominciò ad impegnarsi contro il fascismo. Dopo l’8 settembre 1943, unendosi ai gruppi di lotta della fabbrica e della delegazione di Sestri Ponente dove abitava, con altri compagni diede vita alla Brigata Garibaldina SAP “Mario Sordi”. Alessandria partecipò a numerose azioni sino a che, su delazione, le brigate nere, nel dicembre ’44, fecero irruzione nello stabilimento per catturarlo. Sfuggito alla cattura, salì in montagna ed entrò a far parte della Divisione garibaldina “Viganò”, che operava nella zona di Madonna della Villa. Da sappista di città a partigiano di montagna, con lo stesso coraggio Giacomo Alessandria partecipò a numerose azioni di guerriglia, durante una delle quali venne ferito. Ripresosi, partecipò alla liberazione di Acqui Terme. Alla fine del conflitto, tornato in fabbrica, diventò responsabile del sindacato e guidò la lotta contro i licenziamenti: l’occupazione dell’Ansaldo, la firma di un accordo, che salvaguardava i lavoratori e la fabbrica stessa, lo videro protagonista. Era il 1950. In seguito Giacomo Alessandria diresse la segreteria provinciale della FIOM-CGIL; fu quindi eletto segretario del sindacato degli edili e poi del SPI. Al termine di questa lungo impegno, Alessandria fu anche tra i dirigenti dell’AUSER, l’associazione creata per aiutare le persone anziane.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia