Donne e Uomini della Resistenza/Germinal Cimarelli
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Germinal Cimarelli
Nato a Terni nel 1911, caduto a Terni il 20 gennaio 1944, operaio specializzato, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria
Comunista, nel 1938 era stato condannato al confino, prima alle Tremiti e poi a Ventotene. Liberato con la caduta del fascismo, fu tra i primi organizzatori della Resistenza in Umbria. Incaricato di tenere i collegamenti tra le formazioni partigiane umbre, il Partito comunista e i CLN di Roma e Firenze, Cimarelli (nonostante una grave menomazione della vista), chiese ed ottenne di impegnarsi sul campo. Al comando di una formazione di diciotto partigiani, ai quali si aggiunsero alcuni militari sovietici fuggiti dalla prigionia, Cimarelli combatté contro i nazifascisti nella zona montagnosa che va dalla Prata a Cesi, fino a Giuncano. I tedeschi occupanti, messi in difficoltà dalla combattività degli uomini di Cimarelli, il 20 gennaio 1944 attaccarono di sorpresa e in forze sul Monte Torremaggiore. L'operaio antifascista cadde per consentire ai suoi compagni di sganciarsi. La motivazione della Medaglia d'oro dice: "Dopo l' 8 settembre fu tra i primi a insorgere contro l'invasore. Comandante di un distaccamento partigiano, durante un potente rastrellamento tedesco, allo scopo di evitare la distruzione del suo reparto in procinto di essere accerchiato, ne ordinava il ripiegamento che proteggeva, rimanendo solo sul posto, col fuoco di una mitragliatrice diretto contro i tedeschi incalzanti. Quale sfida al nemico issava il tricolore e dopo lunga ed impari lotta, crivellato di colpi, cadeva da eroe sull'arma, salvando così con il suo cosciente sacrificio tutti i suoi compagni". Il ricordo dell'operaio antifascista è ancora molto vivo nel Ternano. A Cimarelli è intitolata una Polisportiva, un'associazione di giovani e una piazza. Ogni anno viene disputato un importante Torneo di nuoto che porta il suo nome e che, nel 2005, è giunto alla 26a edizione. L'eroe partigiano è anche ricordato da un monumento alla "Brigata Gramsci", eretto in un faggeto presso la cima (1.120 metri) del Monte Torremaggiore.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia