Donne e Uomini della Resistenza/Filippo De Grenet

Filippo De Grenet

Nato a Napoli nel 1904, ucciso a Roma il 24 marzo 1944, laureato in giurisprudenza, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

Nel corso della seconda guerra mondiale, De Grenet si trovava come tenente di complemento d'artiglieria in Africa. Il 9 dicembre 1940 fu gravemente ferito e preso prigioniero a Sidi el Barrani, durante l'attacco sferrato dall'8a Armata britannica. Rilasciato dagli inglesi, il giovane ufficiale fu rimpatriato. Guarito, all'armistizio si trovava a Roma. Decise subito di prendere parte alla Resistenza combattendo nella banda partigiana "Bianchi", collegata alla Democrazia cristiana. Il 25 gennaio del 1944 i fascisti, che ricercavano il colonnello Giuseppe Montezemolo , fecero irruzione nella casa di De Grenet, che in quel momento ospitava l'ufficiale superiore, responsabile di un centro militare clandestino chiamato "Ufficio di collegamento col Comando Supremo". Montezemolo e De Grenet furono portati in via Tasso e sottoposti a tortura per farli parlare. Ma il colonnello e il suo collaboratore non parlarono. Entrambi furono poi eliminati dai tedeschi alle Fosse Ardeatine.