Donne e Uomini della Resistenza/Ezio Serantoni

Ezio Serantoni

Nato ad Imola il 10 novembre 1902, deceduto a Imola il 4 ottobre 1981, meccanico, Medaglia d'argento al valor militare.

Giovane socialista dal 1917, con la fondazione del PCdI fu membro del Direttivo delle "Guardie Rosse" di Imola. Nel 1924, dopo il servizio militare, Serantoni riprese l'attività politica e sindacale, ma fu presto licenziato e costretto a lasciare la sua città. Lavorò alla Cogne di Aosta e alla Fiat Lingotto di Torino, svolgendovi attività sindacale e politica. Dopo aver partecipato a Basilea alla Conferenza del PCdI, il 5 maggio 1928 l'attivista comunista fu arrestato a Torino. Condannato a due anni di confino a Ponza e dopo un po' amnistiato, Serantoni tornato ad Imola fu segretario della locale organizzazione comunista clandestina.

Nel 1933 nuovo arresto e cinque anni di confino a Ponza, e alle Tremiti, prolungati, col campo di lavoro a Pisticci, sino alla caduta di Mussolini e il ritorno a Imola nell'agosto del '43. Dopo l'8 settembre di nuovo in clandestinità e, dal marzo del 1944, la responsabilità, organizzativa, politica e militare, dell'intero mandamento imolese. Col nome di battaglia di "Mezanot", Serantoni è commissario politico delle SAP e presidente del CLN, che dirige sino alla Liberazione.

Gli impegni del dopoguerra: segretario di zona del PCI sino al novembre 1946, quando è nominato segretario della Federazione comunista di Macerata; nel 1950 segretario della CdL di Frosinone; nel 1951 l'arresto per le azioni compiute da partigiano (ma nel 1979, a 36 anni dalla fine della guerra! gli sarà conferita la Medaglia al valore). Tornato infine ad Imola, Serantoni è eletto consigliere e nominato assessore comunale. Presiede anche la locale Casa di riposo ed è nominato segretario delle Sezioni imolesi dell'ANPPIA e dei Combattenti e Reduci.

Una via di Imola porta oggi il nome del valoroso partigiano e dirigente comunista.