Donne e Uomini della Resistenza/Elettra Pollastrini

Elettra Pollastrini

Nata a Rieti il 15 luglio 1916, deceduta a Rieti il 2 febbraio 1990, operaia e parlamentare comunista.

La sua famiglia di antifascisti nel 1934 fu costretta a emigrare in Francia per sottrarsi alle persecuzioni del regime. Trovato un lavoro la giovane, che aveva aderito al Partito comunista, fece l'operaia alla Renault e nell'azienda francese fu alla testa delle lotte di quei lavoratori. Incaricata della redazione di Noi Donne , allo scoppio della guerra civile nella penisola iberica si portò in Spagna . Al rientro in Francia fu arrestata e rinchiusa nel campo di Rieucross. Riuscita a rientrare in Italia, nel 1941 la Pollastrini tornò a Rieti dove riprese l'attività antifascista clandestina e, dopo l'annuncio dell'armistizio, entrò nella Resistenza romana. Arrestata dai tedeschi e tradotta in Germania trascorse venti mesi nel carcere di Aichach. Dopo la Liberazione, tornata in Italia, fu una delle nove donne comuniste entrate a far parte della Consulta nazionale e, nel 1948, fu eletta deputata del PCI alla Camera, dove restò per due Legislature. Nel 1958 si trasferì in Ungheria dove, per 5 anni, lavorò a Radio Budapest. A Rieti, a Elettra Pollastrini è stata intitolata una strada; porta il suo nome anche una Sezione dell'ANPI, che vi si è recentemente costituita.