Donne e Uomini della Resistenza/Don Aldo Moretti
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Don Aldo Moretti
Nato a Tarcento (Udine) il 20 novembre 1909, deceduto a Udine il 26 luglio 2002, sacerdote, Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Ultimo di undici fratelli, era entrato in Seminario e, nel 1931, si era laureato in filosofia. Nel 1932 l'ordinazione sacerdotale e la laurea in teologia presso l'Università Gregoriana di Roma. Per lunghi anni don Aldo Moretti è stato docente di ebraico e di sacre scritture al Seminario arcivescovile di Udine. La Seconda guerra mondiale lo vede cappellano militare in Africa (tenente nel 40° Reggimento fanteria) e poi, dopo l'8 settembre, quando già è invalido, tra i promotori della Resistenza nel Friuli. Questa la motivazione della massima ricompensa al valor militare, che tratteggia l'impegno di "Lino" (così don Moretti era conosciuto tra i partigiani): «Cappellano militare presso un reggimento di fanteria impegnato in aspri combattimenti, si prodigava al di là di ogni umana possibilità, a capo di squadre porta feriti, per raccogliere ed assistere numerosi feriti sotto violento fuoco avversario. Mentre assolveva la sua pietosa missione, riportava gravissime ferite ad una mano e ad una gamba. Pur stremato di forze, rifiutava ogni soccorso fino a quando non si era assicurato che non vi fossero accanto a lui altri feriti da raccogliere. Catturato quasi privo di sensi, e trasportato in ospedaletto da campo, appena in grado di farlo, riprendeva la sua missione a conforto dei compagni connazionali. Rimpatriato come mutilato, appena iniziata la lotta di Liberazione contro i germanici nel Friuli, si prodigava, con grave pericolo, nell'organizzare, guidare ed assistere le formazioni partigiane del Gruppo Divisioni d'assalto "Osoppo Friuli". Magnifico esempio di ardente patriottismo e di sublime carità cristiana». Negli ultimi suoi anni don Moretti (che, tra l'altro, è autore di un saggio su La grafia della lingua friulana pubblicato nel 1985) è stato coadiutore presso la parrocchia San Pio X di Udine e assistente delle suore del Carmelo di Montegnacco, della cui costruzione era stato promotore. La sua Medaglia d'oro al valor militare è fusa nella porticina del tabernacolo del Carmelo.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia