Donne e Uomini della Resistenza/Arturo Cocolo

Arturo Cocolo

Nato a Concordia (Venezia) nel 1926, deceduto a Concordia il 3 agosto 2004, mezzadro, sindaco comunista del Comune veneto.

Figlio di mezzadri, aveva potuto frequentare soltanto la terza elementare, prima di essere messo, con i suoi familiari, al lavoro nei campi. La prima presa di coscienza la ebbe nel 1936, quando, in pieno fascismo, undici famiglie mezzadrili scioperarono nella tenuta Carnelutti in difesa dei loro più elementari diritti. I ripetuti rastrellamenti nazifascisti durante l'occupazione, l'arresto di 24 giovani contadini, portarono nel 1944 il giovane Cocolo ad entrare nella Resistenza, partigiano garibaldino nel Battaglione "Learco". Dopo la Liberazione, Arturo Cocolo entrò attivamente in politica. Per sedici anni fu segretario della Sezione del PCI di Concordia. Nel 1969 fu eletto sindaco (unico sindaco comunista del Comprensorio) e amministrò Concordia per sedici anni, dando un importante contributo alla valorizzazione del patrimonio archeologico del luogo. Cocolo è stato anche, per tutta la vita, molto attivo nell'ANPI e nelle organizzazioni sindacali locali.