Donne e Uomini della Resistenza/Antonio Zoli

Antonio Zoli

Nato a Forlì il 15 febbraio 1915, fucilato a Pievequinta il 26 luglio 1944, operaio, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.

Già nel 1942, Zoli si era impegnato nella ricostruzione dell'organizzazione del Partito comunista clandestino, soprattutto nella vallata del Bidente, dove riforniva le cellule locali di volantini e di altra stampa antifascista. Zoli, detto "Fiscin", fu dopo l'8 settembre 1943, tra i costruttori, a San Paolo di Cusercoli, della prima formazione partigiana del forlivese. Aveva base nella casa di un altro comunista, Attilio Fantuzzi. Di lì si sviluppò, nel novembre, la 8a Brigata Garibaldi, di cui "Fiscin" divenne commissario politico. Su segnalazione di una spia, Antonio Zoli, nel luglio del 1944, fu arrestato dai nazifascisti. Sottoposto inutilmente a tortura, fu fucilato nello stesso luogo dove fu ucciso don Francesco Babini con altri nove antifascisti. Nel dopoguerra, alla memoria dell'operaio forlivese, fu concessa la Medaglia d'argento al valor militare.