Donne e Uomini della Resistenza/Angelo Ioppi

Angelo Ioppi

Nato a Viterbo il 4 gennaio 1904, sottufficiale dei Carabinieri, Medaglia d'oro al valor militare.

Si era arruolato nell'Arma nel 1923 e, dal 1924, aveva prestato servizio presso la Stazione di Selci Sabina e a Roma. Al termine della ferma, aveva affiancato il padre nel lavoro di bottega a Viterbo e si era sposato. Padre di quattro figli, nel 1940 Angelo Ioppi era stato richiamato in servizio. Frequentato il corso allievi sottufficiali, nel 1941 Ioppi è brigadiere presso la Compagnia Comando della Legione "Lazio". Vi resta sino all'armistizio, quando si dà alla macchia nel Viterbese. Tornato nella Capitale occupata dai tedeschi, ai primi d'ottobre del 1943, il sottufficiale entra nell'organizzazione clandestina dell'Arma, diretta dal generale Filippo Caruso . È protagonista di numerose, temerarie azioni contro i nazifascisti. Il 14 gennaio 1944 è Ioppi a lanciare, in Via Tasso, due bombe a mano nel cortile del Comando della polizia tedesca. Il 4 marzo il sottufficiale riesce a sottrarsi alla cattura, quando la polizia fascista fa irruzione in una bottega della romana Via del Vantaggio, trasformata in base e deposito d'armi della Resistenza. Ioppi non desiste: una settimana dopo è protagonista dell'attacco, in Via Tomacelli, contro una colonna di fascisti proveniente dal cinema "Adriano". Ma il sottufficiale dei carabinieri si è esposto troppo. Ancora qualche giorno e Ioppi, tradito da una spia, è arrestato dai tedeschi mentre ha appuntamento, con una delle giovani figlie, alla stazione ferroviaria di Piazzale Flaminio. Tradotto nel carcere di Via Tasso, Ioppi è sottoposto a terribili torture, che non valgono a piegarlo e a fargli rivelare ciò che sapeva sull'organizzazione clandestina diretta da Caruso. Dopo novanta giorni di detenzione e di sevizie, che lo avrebbero reso invalido per lungo tempo, il valoroso carabiniere è condannato a morte. Il 3 giugno, con altri resistenti destinati al martirio, è caricato su un camion diretto fuori Roma. Il mezzo si guasta e Ioppi, con gli altri, è riportato in Via Tasso. Si salverà per il sopraggiungere degli angloamericani. Dopo essersi ripreso, Ioppi, promosso maresciallo capo dei CC, sarà collocato nella riserva nel giugno del 1962.