Donne e Uomini della Resistenza/Andrea Bontadini
Questo testo è incompleto. |
Andrea Bontadini
Nato a Milano il 12 gennaio 1895, morto nel Lager di Gusen il 24 dicembre 1944, operaio fucinatore.
Nell’androne del Circolo familiare di via Progresso, 22 (nel quartiere milanese di Greco) nel decennale della Liberazione l’ANPI aveva collocato, a nome della cittadinanza del quartiere, una lapide in ricordo dell’operaio delle Ferrovie dello Stato presso le quali lavorava. Sul marmo, che reca anche una foto dell’operaio milanese, è scritto: “LOTTANDO PER LA LIBERTA’ /QUI VISSE/ ANDREA BONTADINI / TRUCIDATO IL 24-12-1944/ NEL CAMPO DI STERMINIO/ DI MAUTHAUSEN”. Attivo antifascista, Bontadini era stato arrestato a Milano dai repubblichini, e consegnato ai tedeschi. Deportato prima nel campo di transito di Bolzano-Gries e di qui, dopo due settimane a Flossenburg, l’operaio il 7 settembre 1944 vi era stato immatricolato col numero 21611. Il 25 ottobre per Bontadini nuovo trasferimento e nuova immatricolazione a Mauthausen, questa volta col numero 108543. Due mesi dopo l’operaio milanese moriva nel sottocampo di Gusen, dove era stato infine destinato. Andrea Bontadini è ricordato a Milano, oltre che in via Progresso, anche sul monumento che in via Sassetti è stato eretto in memoria dei Caduti del quartiere “Isola” e, tra i Caduti grechesi, al cimitero di piazza Greco.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia