Donne e Uomini della Resistenza/Aldo Rismondo
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Aldo Rismondo
Nato a Graz (Austria) il 24 dicembre 1915, morto in Istria il 17 settembre 1944, operaio.
La sua famiglia, durante la Prima guerra mondiale, era stata internata in Austria. Quando i Rismondo tornarono in Istria, a Rovigno, Aldo fu, durante il fascismo, tra gli organizzatori del partito comunista nell'antica cittadina. Nel 1942, Rismondo prese i primi contatti con il movimento partigiano jugoslavo dell'Istria e nella primavera del 1943 fu designato segretario della Sezione comunista rovignese. Caduto Mussolini, capeggiò le manifestazioni d'esultanza della popolazione rovignese e, all'indomani dell'8 settembre, Rismondo entrò a far parte del Comitato di salute pubblica che, il 16 settembre 1943, si trasformò in Comitato rivoluzionario partigiano. Condannato a morte dai tedeschi, Aldo Rismondo si portò a Trieste e di lì, nel marzo del 1944, raggiunse la base partigiana di Monparadiso, diventando il dirigente politico dei resistenti italiani in Istria. In questa veste l'operaio antifascista fondò, il 10 luglio 1944, l'<Unione degli italiani dell'Istria e di Fiume>, che coordinò l'ingresso dei combattenti italiani nelle file dell'Esercito popolare jugoslavo. Durante uno scontro con le truppe tedesche in località Valtida, Rismondo fu gravemente ferito, ma riuscì a sottrarsi alla cattura. Fu soccorso dai suoi partigiani e, sentendo prossima la fine, volle essere unito in matrimonio con Ersilia, sua compagna di vita e di lotta. La breve cerimonia nuziale - il ferito era disteso esangue su un carro agricolo - fu verbalizzata da un rappresentante del Comitato popolare di liberazione. Celebrato il matrimonio, il carro si mosse per raggiungere un centro di soccorso della Resistenza, ma Aldo spirò durante il tragitto.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia