Donne e Uomini della Resistenza/Aldo Mirotti
Questo testo è incompleto. |
Aldo Mirotti
Nato a Casalpusterlengo (oggi in provincia di Lodi), il 27 aprile 1902, deceduto a Casalpusterlengo il 3 aprile 1961.
Col fratello maggiore Giovanni , nei primi anni Trenta del secolo scorso aveva dato vita, nel Casalese e nel Lodigiano, a un'organizzazione antifascista clandestina. Arrestato, nel 1932 Mirotti era finito dinnanzi al Tribunale speciale, che lo aveva condannato a quattro anni e due mesi di reclusione. Subito dopo l'armistizio, Aldo Mirotti iniziò la lotta partigiana divenendo commissario politico della Brigata GAP " Rubini " di Milano. Nel 1944 fu nominato ufficiale di collegamento per il Corpo Volontari della Libertà per le valli Brembana, Seriana e Cavallina. Caduto in un agguato e tradotto nelle carceri di Lodi, Mirotti, nel timore di non poter resistere alle torture, tentò il suicidio. Trasportato in ospedale, gli fu annunciata la sua condanna a morte. Grazie all'aiuto di alcuni sanitari, Mirotti riuscì a evadere e a portarsi nella zona di Broni (Pavia), dove restò sino alla Liberazione. Rientrato a Casalpusterlengo, il CLN lo designò sindaco del Comune che, dopo la Prima guerra mondiale, era stato amministrato da suo padre, socialista, sino a che i fascisti non lo avevano destituito. Confermato nell'incarico istituzionale nelle elezioni del 1946 e sino al 1951, Aldo Mirotti fu poi eletto consigliere provinciale a Milano. Dopo la sua scomparsa, la Sezione dell'ANPI di Casalpusterlengo gli è stata intitolata.
Fonte del testo: ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia